Inquietudine

Stamattina mi sono svegliata un po’ inquieta e per un attimo avrei voluto azzerare gli ultimi due o tre anni e tornare a quando ci brillavano gli occhi e incontrandoci ci abbracciavamo felici di essere amici.

E speravamo che il mondo potesse essere cambiato, progettavamo sogni e valli dove far correre unicorni e vedere spuntare fiori di cristallo.

E invece siamo di nuovo ad affrontare draghi e cavalieri neri, sotto un cielo plumbeo che non fa passare i raggi del sole e vela le valli del paradiso.

Cosi’ con le ali legate e un pezzo di carta in volto come scudo alla nostra paura, respiriamo piano e sogniamo da soli in un angolino buio.

Giorni veri

C è un giorno per nascere,

uno per vivere, sognare, creare

e uno per prepararsi a morire.

La consapevolezza che tutto sta per finire è piena di serenità,

si smette di correre incontro a qualcosa per cominciare a passeggiarci insieme,

con in volto un sorriso consapevole.

Sono giorni tutti tuoi, in cui non devi dimostrare più niente a nessuno, solo goderteli assaporare la tua vita e ciò che resta.

Pendolare del cuore

Ho fermato il nostro treno e sono scesa.

L’aria fresca ha rischiarato i miei pensieri

E tutto è apparso chiaro:

le incongruenze, i giochi, le parole,

i silenzi.

Troppi silenzi urlanti

che creano eco a pensieri instabili,

capriole di anime inquiete.

Ma adesso ferma

qui,

sotto un tiepido sole autunnale,

tutto appare lontano

e sorrido

Mamma

Non ho mai pensato di assomigliarti,
in realtà ho sempre creduto di aver preso da mio padre,
sia fisicamente che di carattere,
eppure ci sono degli scatti in cui, struccata e sovrappensiero,
perdo la mia fisionomia e divento te.


Tu eri piu’ bella,
lo sei sempre stata,
una bellezza elegante ed austera, come l’immagine che davi di te,
solo chi ha avuto la fortuna di conoscerti davvero ha assaporato la tua dolcezza e la tua dedizione.


Mi manchi.


Mi hai insegnato a custodire nascoste le cose preziose
e se solitamente tengo sopito in fondo al cuore questo immenso dolore,
stamattina con il tuo accappatoio indosso e la tua immagine sul volto
non riesco a trattenerti dentro il cuore.

È Natale ogni giorno

E’ Natale ogni giorno,
ogni istante,
ogni mattina,
ogni volta che mi guardi e mi fai sentire eterna,
la stessa ragazzina che sognava di cambiare il mondo e ancora non si arrende,
ogni volta che rallento stanca lungo il sentiero e trovo il tuo braccio a sorreggermi.


E’ Natale ogni volta che apro gli occhi
e guardo nostro figlio che cresce,
ogni volta che respiro e rinasco di nuovo.


Perché se Natale è un dono,
ogni giorno è Natale.


Dic2019

Capelli bianchi

Non e’ un problema il colore dei capelli ,

ma di sentirsi bene nei propri passi, vivere gli anni che si hanno per come li percepiamo, non come la società impone, godere questo che forse è il momento piu’ bello della vita, in cui sei te stessa e non devi piu’ dimostrare niente a nessuno.

Una ragazza passa la vita a dimostrare di essere forte, intelligente o capace come un uomo per avere simili opportunità di lavoro, ma anche bella, dolce, materna e feconda…se no apriti cielo, la società con un sorrisetto compassionevole ti ghettizza.

Quante volte dietro le spalle ho sentito mormorare,dopo averla spuntata in una discussione, “ma perche’ il marito non je fa fa 2o3 figli invece de sta a rompe i …”

Beh, io e mio marito di figlio abbiamo deciso di averne uno e al di là del sesso che avrebbe avuto di crescerlo come una bella persona, crescendo noi stessi con lui.

Che c’entra tutto questo coi capelli bianchi?

In fondo in un mondo di immagini è la chiave!

Io ancora non li ho,

o meglio non ne ho abbastanza per lasciarli liberi di mostrarsi, solo qualche filo che spunta fra le meches bionde che ho ricominciato a fare come a 20 anni, ma gli anni ci sono tutti e non li ho mai nascosti anzi li appunto come mostrine sul petto!

Eh si perche’ li ho vissuti tutti, profondamente e attivamente, contengo milioni di immagini di persone, posti, cose che una ventenne non puo’ nemmeno immaginare

e sono ancora curiosa e interessata alla vita come 30 anni fa, solo che ora so apprezzarne il profumo, la grandiosità l’attimo, tanto da non rinunciare piu’ a nulla, neanche a ballare sotto un palco in minigonna.

E per chi pensa che non sia adeguato alla mia età, sappia che non sa vivere la sua, al di la del colore dei suoi capelli.

Paura

Ogni tanto ho paura…

paura di ciò che non conosco, paura di ciò che non capisco, paura di non essere abbastanza brava da prevedere, progettare,capire, anticipare…

ogni tanto ho paura perche’ so di non essere fino in fondo forte come vorrei,

ogni tanto ho paura,

perche’ il resto delle volte sono cosi’ follemente arrogante da pensare di poter dominare e controllare la vita,

ma la vita poi mi ricorda che in fondo è lei che mi concede spesso di sentirmi leone anche se in realtà sono un micio…

Stop

“Mi manchi stop


Sta andando tutto male stop


Forse andrà peggio domani stop


Mi siedo in attesa che torni anche se so che non verrai stop


Ma non sono neanche piu’ triste,

sono solo spenta stop”


Quanto mi piaceva mandare telegrammi, creavano sorpresa, stupore e ti facevano sentire vicini.


Ti scrivevo telegrammi anche solo per dirti che ti volevo bene, perche’ sapevo che ti avrebbero fatto brillare gli occhi e al postino avresti detto orgoglioso
“è la mia principessa, è lontano che studia, non ma mi pensa sempre”


Mi manchi ancora e sempre.


E ti penso,

con gli occhi che brillano di lacrime,

ti penso.

E scese la notte

E scese la notte

E fu la piu’ buia

Una coltre nera in cui non vedeva neanche la speranza

E cosi’ senza occhi ne mani procedevamo a tentoni lasciando che la vita ci sbattesse qua e la lungo il sentiero

E mentre i piedi sentivano la strada inerpicarsi tra sassi e rovine,

il silenzio rimbombava nell’anima.

Eppure continuavamo a camminare,

vicini senza saperlo,

io spinta dal ricordo del tuo profumo

tu dalla rabbia di chi è ferito.

Tempo sospeso

Mi scrivi messaggi

io non rispondo.

Tempo sospeso,

tra noi,

quello in cui parla il silenzio.

E quando l’attesa è passata,

arreso guardi oltre l’infinito,

arriva il mio ciao imbarazzato

cucito di scuse leggere e inutili parole.

E mentre ti spunta il sorriso

e lo sguardo si illumina leggendo

Io ricomincio a vivere la vita guardando altrove.

Faro

Se tu sei stato raggio di sole che ha squarciato le tenebre perche’ io potessi essere la lieve luce che ti illumina il sentiero,

nulla potrà modificare il cammino:

né il mio orgoglio,

né la tua volontà.

Perderti,

perdermi,

perdersi,

sarebbe tornare nel limbo fino al prossimo viaggio,

ricominciare a cercarsi per scoprirsi di nuovo e navigare insieme.

E quindi aspetto,

ti guardo da lontano cercare la strada,

spero e prego che tu non cada, pronta ad allungare la mano per sostenerti.

Autunno

Sta per iniziare l’autunno:

grigio, pioggia, piccoli e grandi problemi, polemiche ed elezioni.
Poi arriverà il freddo, i raffreddori, la voglia di non uscire dal letto.
Un altro anno, amici che vanno e che vengono, lavoro, passioni e qualche segno in piu’ sul viso e sul cuore.
Ma se continuerò a sorridere e tu mi sorriderai, continuerò a sognare, ad inventare il futuro, creando e colorando i nostri cieli e miei spazi, sarà sempre estate: radiosa, sorprendente, appassionante.
E i segni sul viso saranno per espressioni di gioia e sorrisi,
i fili chiari tra i capelli frutto del sole,
e gli occhi profondi non temeranno gli abissi,
ma rideranno del celeste del cielo e del verde dei prati.
Con la bellezza nel cuore e negli occhi non si puo’ non essere felici
e sarà estate tutto l’anno.

Come la luna

Come la luna
ti osservo lontana
Corri, velato in viso,
senza scorgere la meta.
Ogni affanno, ogni passo sembra sempre piu’ nel buio,
perche’ i tuoi occhi hanno smesso di brillare e illuminare il sentiero.
Sento la tua rabbia,
Il tuo sangue ribollire e gonfiarsi come l’onda del mare,
la tensione che sale e gonfia ogni cellula
presto si trasformerà tutto in schiuma e ti vedro di nuovo sorridere sereno.

Io che amo viaggiare

Io che amo il mare,
Io che preferisco salire in aereo piuttosto che in auto,
Io che a viaggiare l’ho imparato da ragazzina quando tutti al massimo andavano a Riccione e i miei mi catapultavano a Londra,
Io che ho rinunciato a salire a bordo solo con il pancione perche’ non mi volevano 😃,
Io sono stata a casa tutta l’estate!
Ebbene si, niente mare, niente aereo, niente vacanze.
Eppure incredibilmente sono sopravvissuta col mio solito sorriso e la voglia di fare, sto scoprendo angoli della mia splendida regione che non conoscevo, mi godo un po’ di piu’ la mia casa, sperando cosi di tutelare un po’ di piu’ quelli che amo.
Non è la paura del contagio a tenermi lontano, ma il rispetto per chi mi sta accanto che potrebbe subire danni peggiori di me dal virus.
Odio la mascherina, mi toglie il fiato tanto da svenire, ma da qualce giorno ho ricominciato ad usarla con costanza, e non per decreto,
perché da un mese la nostra regione è piena di turisti provenienti da zone calde e molti umbri sono in giro in luoghi ancora a rischio.
Vorrei un autunno sereno senza dover saltare per ogni starnuto, che mio figlio dopo una maturità senza senso possa vivere l’università come merita e non davanti ad uno schermo, vorrei poter accendere la radio in auto senza ascoltare bollettini di guerra dagli ospedali e stupide teorie complottiste di rettiliani o personaggi che in cerca di notorietà si proclamano esperti della qualunque, vorrei non dover scegliere se è meglio rischiarsi la malattia o farsi iniettare in vena un vaccino sperimentale non sufficientemente testato, vorrei non dover dire a mio figlio quasi ventenne che non puo’ frequentare gli amici perche’ soffrendo d’asma rischia piu’ di loro.
Ecco so cosa non vorrei e tanto basta per continuare a sorridervi pur dietro un pezzo di stoffa o ad uno schermo di plexiglas. Con un po’ di buon senso tra un anno torneremo a viaggiare e a lamentarci dei ritardi dei voli troppo pieni 😁

Continuo a sorriderti

Se tu sei stato raggio di sole che ha squarciato le tenebre perche’ io potessi essere lieve luce di lanterna che ti illumina il sentiero,

nulla potrà modificare il cammino:

né il mio orgoglio,

né la tua volontà.

Perderti,

perdermi,

perdersi,

sarebbe tornare nel limbo fino al prossimo viaggio,

ricominciare a cercarsi per scoprirsi di nuovo e navigare insieme.

E quindi ti aspetto,

ti guardo da lontano cercare la strada,

spero e prego che tu non cada, pronta ad allungare la mano per sostenerti.

Un giorno qualunque

Una giornata come tante, ti alzi presto, hai tanto da fare e cominci a correre:
a correre contro il tempo, contro i bioritmi bassi, senza ascoltare nulla, neanche te stessa, il tuo corpo.
Appesa all’orologio, stai entrando ad un appuntamento intanto che ascolti un vocale e all’improvviso piu’ niente, il silenzio, il buio, la leggerezza…si perche’ ti sei arresa, d’un tratto, a tutto, soprattutto a te stessa, alla pretesa di essere capace di arrivare ovunque, di darsi a tutti senza riserve, di non risparmiare nemmeno un respiro, perche’ ogni secondo sia speso vivendo intensamente.
Ed ora li, stesa al buio, la tua mente non c’è, si è spenta.
E tu non conosci piu’ il tempo, non saprai mai quanto ne è passato tra le braccia di un estraneo che ti ha accolta e soccorsa donandoti un po’ del suo.
E tutto quel tempo che hai perso facendo cose inutili che sembravano essenziali, è racchiuso lì in quel buio sospeso senza pensieri e dolori, pieno di un niente assoluto.

Errori


La vita è un insieme di passi di danza mai provati prima,

alcuni armoniosi, altri scomposti o appena accennati, altri sbagliati.


Questi nascondono, con la polvere che alzano, tutta l’armonia, la compostezza ed eleganza che avevamo profuso nei primi.


E in un attimo siamo di nuovo al nastro di partenza più affaticati, piu’ sporchi, meno credibili.

Ma chi non sbaglia non ha mai tentato, vissuto, ballato.

Mi amo, ma non mi piaccio

Nella mia vita ho sempre fatto soffrire gli uomini che amavo.

Forse non ho mai amato abbastanza,

forse più forte è stato l’amore per me stessa che quello per loro.

Come una mantide, la mia vanità si è nutrita dei loro sguardi innamorati,

donandomi l’energia per brillare ancora ed ancora.

È sempre domenica

In queste domeniche infinite che si rincorrono un giorno dopo l’altro volevo scordarmi di te,

del passato,

del futuro e della scintilla che illumina il tuo sguardo,

ma continuo a trovarti in ogni angolo,

in ogni pensiero della mia giornata, tra le note e le parole delle canzoni, nel brillio della rugiada al sole,

nei fiori che sbocciano di giovinezza,

nella forza degli ulivi sui greppi.

E cosi’ ti penso,

mentre i giorni scorrono inesorabili aspettando di incontrarti,

ormai estraneo,

evoluzione di un sogno antico.

Cin cin

Ai tuoi begli anni

che profumano di mare increspato dal vento

al tuo sguardo che brilla verso orizzonti lontani

alzo il calice mentre ti osservo,

forte e silenzioso, sfidare il mondo.

Accoccolata in un angolo,

guardo sorridente il tuo incedere deciso e pacato,

dolce come il vento estivo che prelude l’uragano,

ed è come vederti danzare sulle note del preludio

in attesa che scarichi tutta l’energia trattenuta travolgendo il mondo.

Aristogatto

Strano il modo con cui siamo amici noi due:

come gatti randagi giochiamo per strada correndo qua e la,

annusando l’aria e condividendo gli angoli sicuri.

Io seguo il tuo fiuto infallibile,

mi fermo, talvolta, di fronte alla tua astuzia, che sa di fermezza, ma a volte cela paure lontane.

Troppo intelligente x farti lisciare il pelo e perspicace nell’evitare chi te lo vorrebbe arruffare, sei tu l’aristogatto della mia adultità.

Guardarsi dentro

Poi una mattina ricominci a vedere, perche’ non basta guardare per vedersi, a volte è il cuore che filtra le emozioni e la realtà.

E cosi’ chiudi un altro cassetto, sigilli un pezzetto di cuore, e volgi lo sguardo altrove con un sorriso pieno di dolcezza, celando la tristezza e la delusione.

Ciò che ci fa soffrire è anche quello che ci ha fatto sognare e sorridere,

in fondo non è il rimpianto di averlo vissuto o perduto, ma solo che sia velocemente passato.

Dimenticare

Vorrei non pensarti,

lasciarti fuori dalla mia vita almeno per un po’

e riposarmi il cuore.

Queste lunghe salite,

le rincorse ad attimi sfuggenti

i sorrisi e gli sguardi complici,

sono diventati estenuanti .

Voglio guardare oltre l’orizzonte,

al di la’ di quello che era e che e’

perche’ domani sia diverso.

Ma continuo a trovare tracce di te

e quando non ti penso mi appare la tua immagine,

come quei segnali di pericolo

sui sentieri di montagna che silenziosamente ti ricordano che le cose piu importanti spesso non dipendono solo da te

Lasciarti andare

Mi sfuggi lentamente,
come il filo del palloncino che stringo in mano.
Passa il tempo e lentamente si ammorbidisce la presa
finché mi scivolerà tra le mani.
Domani sarà lei a stringerti forte,
sicura e possessiva,
si assicurerà il filo al polso per non farti volar piu’ via.

Amore anestetico

E poi mi lasci sola.

Promesse inevase.

Attenzioni perdute

e io mi allontano per non soffrire.

Tutto diventa fluido e ovattato.

Improvvisamente mancano i colori intensi alle giornate,

Tu che non chiami,

Io che non respiro realmente.

Continuo a galleggiate sul pelo dell’acqua,

i suoni attutiti,

le sensazioni filtrate.

Il mondo sembra vada piu’ piano quando non ci sei tu.

E io mi lascio andare portata dalla corrente

anestetizzata dal silenzio e dal mare.

Luna Park

Mi hai fatto salire sul tagata’

e poi sei sceso.

Ed io sono rimasta li,

ad ondeggiare,

in cerca di equilibrio.

Con la testa fluttuante

piena della tua canzone

e i piedi in cerca di ancoraggi sicuri, ho vagato in nuovi spazi del cuore,

trattenendo il respiro ad ogni tua apparizione.

Una strana apnea in cui ti ho respirato a tratti,

pochi per viverti davvero,

troppi per lasciare che tutto morisse in silenzio.

Sola,

ho vagato nel Luna Park dei sentimenti,

incontrando di tanto in tanto i tuoi occhi.

Poi stanca, felice e delusa

ti ho chiuso in uno scrigno in fondo al cuore perche’ non ferissi piu’

la mia anima ribelle.

Come te

Non ho mai pensato di assomigliarti,

in realtà ho sempre creduto di aver preso da mio padre,

sia fisicamente che di carattere,

eppure ci sono degli scatti in cui, struccata e sovrappensiero,

perdo la mia fisionomia e divento te.

Tu eri piu’ bella,

lo sei sempre stata,

una bellezza elegante ed austera, come l’immagine che davi di te,

solo chi ha avuto la fortuna di conoscerti davvero ha assaporato la tua dolcezza e la tua dedizione.

Mi manchi.

Mi hai insegnato a custodire nascoste le cose preziose

e se solitamente tengo sopito in fondo al cuore questo immenso dolore,

stamattina con il tuo accappatoio indosso e la tua immagine sul volto

non riesco a trattenerti dentro il cuore.

Respirarti come il mare

E a un certo punto ho voluto sentire il mare,

il vento che mi accarezzava i capelli,

la forza delle onde che batteva ritmicamente sugli scogli.

Tutta quell’elettricità mi inebriava,

sapevo di essere sul ciglio di un precipizio che mi avrebbe risucchiata,

ma non potevo farne a meno.

Così, mitile solitario,

mi sono lasciata portar via dalla marea

per infrangermi eternamente sulle tue rocce

senza che niente più importasse.

Ti ho detto addio

Ti ho detto addio in silenzio,

neanche uno sguardo o un sorriso

per non tornare indietro,

solo un sipario che si chiude mentre esco dalla nostra storia.

E’ stato un monologo lungo

interrotto dai tuoi fuori onda improvvisi che illuminavano il palco.

Troppi lampi nel buio che non riescono a trasformarsi in albe e tramonti.

Trovarsi ancora

quando avevo bisogno di certezze:

eri li fermo, solido, presente.

Poi ti ho perso,

perche’ non potevo averti

e per un po’ ho continuato a sentire il tuo profumo.

Poi, lentamente tutto è svanito…

come il vapore caldo del bollitore che si disperde in una mattina nebbiosa.

Ma so che ti incontrerò ancora,

avvolto nelle spire del mio cuore,

Sarà un altro tempo, un’altra vita, un altro spazio,

ma sempre io e te.

 

Tutto tranne te

Poi mi strappo un pezzo di cuore e dentro ci sei tu

Chiudo il libro delle favole e smetto di volare.

Annullo e mi annullo in spazi e silenzi, perche’ il dolore non ha bisogno di tempo, ma te lo ruba.

Sento l’aria mancare,

sto per affogare nei miei pensieri inespressi, negli abbracci non dati,

nelle parole non dette.

Proverò tutto.

Partirò coi ricordi e non con i rimpianti,

in me rimarrà traccia di tutto,

Tutto tranne te.

Pas de deux

T’amai così tanto

che il mio cuore tremò sì forte da fermare il respiro.

E mentre il cervello cercava di capire cosa stesse succedendo,

la mia anima ti accolse e ti fece suo.

Così il respiro tornò regolare, ma con un ritmo diverso,

perche’ da allora fa un pas de deux.

Non verrà mai l’inverno

Sta per iniziare l’autunno:

grigio, pioggia, piccoli e grandi problemi, polemiche ed elezioni.

Poi arriverà il freddo, i raffreddori, la voglia di non uscire dal letto.

Un altro anno, amici che vanno e che vengono, lavoro, passioni e qualche segno in piu’ sul viso e sul cuore.

Ma se continuerò a sorridere e tu mi sorriderai, continuerò a sognare, ad inventare il futuro, creando e colorando i nostri cieli e miei spazi, sarà sempre estate:

radiosa, sorprendente, appassionante.

E i segni sul viso saranno per espressioni di gioia e sorrisi,

i fili chiari tra i capelli frutto del sole,

e gli occhi profondi non temeranno gli abissi,

ma rideranno del celeste del cielo e del verde dei prati.

Con la bellezza nel cuore e negli occhi non si puo’ non essere felici

e sarà estate tutto l’anno.

Sguardi come abissi

Ho visto corpi di ragazzini martoriati del filo spinato dei campi di concentramento,

ho guardato in quegli occhi così profondi e pieni di vissuto che neanche un adulto dovrebbe avere.

E se ti perdi in quel mare non puoi più dimenticare quelle sensazioni e quel dolore che provi per essere un adulto incapace di impedire tanta cattiveria.

È facile giudicare e condannare, quando non si conosce,

ma se uno ha la fortuna e la disgrazia di mettere la mano nella piaga non puo’ piu’ girarsi dall altra parte.

Roma

Sporca, sciatta, trascurata e pur così meravigliosamente sontuosa.

Posso continuare a correre per il mondo,

ma non ci sarà mai un altro posto dove ogni sguardo si riempie di bellezza e stupore,

dove la storia ti parla da ogni singolo mattone

e dove il tempo scorre come una nebbia sopra alla beltà sopita.

Psykiatrisk hospital

Il buio della solitudine.

Un mondo dentro e il buio intorno,

Il sole sparisce e giunge il nero,

riapri gli occhi:

c’è una palla di sangue che gronda nel grigio dell’inverno eterno

Senza calore e sorrisi,

solo ghiaccio e grigio.

Urla silenziose e paura

Terrore che attanaglia l’anima.

Riflessioni e riflessi

Vorrei rinascere farfalla.

Ma si puo’ rinascere anche senza morire, solo decidendo di eliminare dalla propria vita tutto ciò che ci opprime e impedisce di volare.

Se si apre la voliera di obblighi e responsabilità in cui ci rinchiudiamo, scopriamo che sappiamo ancora brillare e volare. La farfalla vive un giorno,

ma la vita è tutta oggi.

Il domani non esiste

Eternamente Penelope

Ho vissuto tante vite

Sono stata mille me

Ho costruito una ragnatela infinita di rapporti,

amicizie,

amori diversi.

Ogni filo ha un nome,

un sentimento,

una passione,

un ricordo.

E mentre io continuo a tessere ogni giorno,

la vita continua a tagliare i fili tessuti precedentemente che mi hanno portato ad essere qui,

ora,

questa me.

Mi sento Penelope.

Cercami

Quando sei stanco o triste

cercami.

Cercami in un libro dimenticato,

in un ricordo sbiadito o tra le note di una canzone, ma

cercami.

Troverai il mio sorriso ad aspettarti,

lo sguardo compiaciuto nell’accoglierti,

una mano a sorreggerti.

Cercami

perché il tempo non esiste.

L’eternità è percorrere tanti sentieri

e ritrovarsi sempre dentro un sorriso e un abbraccio sincero.

Se avrai paura o ti sentirai smarrito

Cercami

perché chiunque sarò allora,

mi riconoscerò in te

e in un abbraccio saremo di nuovo

uno.

In te, in me

Mi sono persa in te

cadendo nei tuoi occhi e affogando nel tuo sorriso.

Ho nuotato nella tua anima sconosciuta,

fatta di acqua fresca e fondali bui.

Portata dalla brezza leggera

che muove le onde dei tuoi capelli

ho fluttuato sulle nostre vite di adesso, di prima, di sempre,

con lo sguardo meravigliato e stupito di chi sfiora un paradiso inarrivabile.

Viva

Rimarrai dietro i miei passi sempre piu’ veloci,

lungo il sentiero,

come come quei vecchi poster scoloriti che fanno spuntare sulle labbra un sorriso malinconico.

Il percorso mi conquista sempre, avvolgendomi con i suoi profumi,

e il mio sorriso è illuminato da nuovi incontri e passioni.

In fondo gia’ si intravede la meta,

ma il mio cuore ha lo stesso stupito candore di quando è partito.

Cuore matto

Il mio cuore è un mare in tempesta mosso dal tuo vento fresco

coi suoi cambi di direzione,le sue accelerazioni e assenze.

La schiuma delle onde mi pervade, il sapore di sale impregna il mio corpo e il profumo di te mi invade l’anima.

Ecco il mio spirito, la mia essenza, è qui che aspetta

per accogliere quel che rimarrà di noi che nuotiamo controcorrente rincorrendoci, senza riuscire a sfiorarci mai.

Lungo il sentiero

Rimarrai dietro i miei passi sempre piu’ veloci,

lungo il sentiero,

come come quei vecchi poster scoloriti che fanno spuntare sulle labbra un sorriso malinconico.

Il percorso mi conquista sempre, avvolgendomi con i suoi profumi,

e il mio sorriso è illuminato da nuovi incontri e passioni.

In fondo gia’ si intravede la meta,

ma il mio cuore ha lo stesso stupito candore di quando è partito.

Donne

Essere se stesse…non serve altro, spettinate dalla vita o perfettamente ondulanti su un tacco 12, saremo ricordate x ciò che siamo realmente, per quel che avremo dato e costruito nella vita, certo non x ciò copriva il nostro corpo o il nostro volto, le anime belle possono essere incorniciare da abiti preziosi e maquillage raffinati, ma sono bellissime anche nude, vestite solo del proprio candore.

Perdona

Perdona

gli abbracci sottratti ad un amore sfasato

e i baci non dati.

Il cuore sentiva piu’ di quello che noi potevamo sognare,

poiché l’anima ricordava il sapore di ciò che noi non avevamo provato.

Perdona gli sguardi

che promettevano cieli stellati

e le pause tra le parole

che raccontavano intensi pensieri.

Se non fu sincronia nei tempi,

certo lo fu nei bisogni del cuore.

Perdona,

perche’ fu troppo anche per essere pensato

e rimase cosi’ appeso su una nuvola tra i sogni e i desideri